BORN to CRUISE IS BACK

LA MAGIA DEL ROCK HA FATTO L'INCANTESIMO
Sono quanto di più lontano ci sia dall'approccio della crociera per una vacanza. Tutto quel luccichio, quelle comodità, quella parvenza di opulenza. Tutto a portata di mano, tutto facile, quasi che basti uno schiocco di dita. A me, invece, piace macinare chilometri, gustare le tipicità del posto, vivere le piazze.Aggiungo: in linea di principio, la crociera è molto distante dall'idea di rock'n'roll. La crociera è chic, il rock è sporco. La crociera è dimenticare i problemi, il rock è cantare i problemi. La crociera è essere serviti e riveriti, il rock è fatica e dolore. Il rock'n'roll è nato nei locali di periferia, nelle bettole, nei bar e nei pub fumosi, dove si bevono birra e whisky. Posti agli antipodi dei luoghi patinati e sfavillanti delle sale da crociera, dove dilagano sperpero e cocktail esotici dai nomi più fantasiosi. In realtà, una volta il rock non era nemmeno tanto di casa nelle arene e negli stadi. Ma negli anni, diventando fenomeno di massa, ha iniziato a occupare spazi non propri. Sempre più grandi, sempre più multifunzionali, sempre più aperti a una logica di spettacolo visivo e di successo commerciale. Già... passare da quei piccoli locali scuri e fumosi alle grandi arene e agli stadi è stato un triplo salto mortale. Negli stadi mica sentiamo il sudore del cantante e la distorsione proveniente dagli amplificatori sul palco! Per guardare negli occhi chi canta e suona dobbiamo alzare le sguardo ai maxischermi. Nei piccoli club, invece, tutto questo ci arriva nel cuore e nelle viscere, molto più intensamente.
Eppure, abbiamo tranquillamente assorbito il passaggio del rock alle arene e agli stadi. Stiamo a decine di metri dal palco, vediamo il cantante piccolo piccolo.
Ma a noi, adesso, sta bene così. Del resto, tutto cambia. David Bowie cantava: "Girati e affronta le cose strane, sono cambiamenti." Ecco: dopo aver partecipato, a bordo di una grande nave da crociera, alla pionieristica Born to Cruise, dedicata al rock e a Bruce Springsteen, penso che il rock abbia conquistato un altro spazio con la sua magia. Sì, perché se da un lato ci viene spontaneo pensare che il rock sia stato traslato in un ambiente molto lontano dalla sua essenza, in realtà è successo esattamente il contrario. Il rock si è letteralmente preso quell'ambiente. Il rock, con i suoi rumori, le sue imperfezioni, i suoi virtuosismi, le sue voci graffiate, non ha solamente restituito emozioni ai 300 fans di Springsteen saliti su quella nave. C'è molto di più: il rock ha conquistato nuovi spazi. Su quella nave la musica di Born to Cruise ha trasformato il palco a bordo piscina, dove normalmente fanno animazione per i turisti, in parentesi di grande musica. È successo che alcuni turisti, sdraiati sui loro lettini, hanno riposto sul tavolino il bicchiere di cocktail e hanno iniziato a battere le mani sulla musica di ragazzi poco più che ventenni che, senza auto-tune e basi pre-registrate, hanno trasmesso quelle emozioni con una voce e una chitarra. Quegli stessi ragazzi, insieme ai loro fratelli di sangue piu grandi, hanno trasformato uno spazio da discoteca, con tanto di divanetti e pista da ballo, in un rock club, dove il tremore del motore della grande nave e l'oscillazione delle onde sono stati sostituiti dalle vibrazioni e dalle distorsioni del rock. Badando poco ai luccichii del casinò e agli sfarfallii di chi si è illuso di essere per qualche giorno un ricco cortigiano al palazzo del Re, ho potuto vivere il rock e l'amicizia come l'avrei vissuta a un raduno o un evento sulla terraferma. E ho capito, grazie alla capacità di quei musicisti di reinterpretare Bruce e di presentare anche la loro ottima musica, che davvero "rock'n'roll will never die", il rock'n'roll non morirà mai. Ovunque lo si suoni. Ah, c'è un ultimo aspetto che Born to Cruise mi ha insegnato. Le cose belle, le cose di valore possono conquistare tutto, senza limiti. E nel conquistare nuovi spazi, nuovi ammiratori, nuove esperienze, il rock ha sconfitto un altro elemento: i luoghi comuni, di cui a volte siamo schiavi. Io per primo. Ci sono persone che questa cosa l'hanno ben chiara. Alberto Lanfranchi, che con Noi & Springsteen ha organizzato Born To Cruise, è una di queste. Organizzare un raduno rock su una nave da crociera era una sfida, perfino un azzardo.
Ma lui ha vinto. E con lui il rock.
Dario Migliorini